Nella Riserva di Biosfera isole di Toscana c’è un’Isola nell’Isola. E’ il “Cotone”, l’angolo sicuramente più pittoresco e suggestivo di Marciana Marina e probabilmente di tutta l’Elba occidentale: un gruzzoletto di case arroccate su una cote di solido granito color ocra, che si rispecchiano in un piccolo golfo di acqua limpida e e sempre piatta, come combattute tra due grandi bellezze opposte: la terra ed il mare.
Il “Cotone” ed il Suo Modo di Essere
Quando si arriva alla “Marina” è praticamente impossibile infatti non fermarsi ad ammirare questo esempio veramente unico e straordinario di “borgo nel borgo”.
Il “Cotone” si staglia infatti come un mondo indipendente e sinergico, a renderlo così facilmente individuabile all’occhio pure meno attento sono innanzitutto le vecchie costruzioni che lo compongono, ognuna con una storia, anzi ognuna con più storie, in base all’età ed alla generazione da cui sono state osservate. Tra queste abitazioni color pastello si fanno delicatamente strada piccoli vialetti ricoperti di sassi, decorati dalle numerose piante che i residenti vi curano e soprattutto abbracciati da frequenti piazzole panoramiche, dalle quali ammirare un mare che ti fa sentire infinitamente piccolo e disperso nello spazio e nel tempo.
La Sua Storia
Di tempo il “Cotone” ne sa molto: proprio qui infatti sarebbe sorto, circa quattro secoli fa, il primo embrione che poi, con continuità, avrebbe portato alla Marina che conosciamo oggi.
Se però volessimo andare ancora indietro nel tempo scopriremmo come questa zona abbia in realtà una fama ben più antica, che affonda le sue radici in epoca etrusca e successivamente romana, quando era spesso frequentata da marinai e mercanti che la utilizzavano come porticciolo naturale per i loro traffici, magazzino o semplicemente come rifugio per le notti più tempestose.
Risulta difficile per la nostra mente immaginare quante navi, barche e Guzzi questi scogli granitici abbiano visto, dai velieri etruschi ai “postali” del 1800, dai vascelli medievali ai lussuosi yacht del ventunesimo secolo. I primi ad insediarsi stabilmente qui, a partire dal 1600, furono gruppi di pescatori campani e liguri, che scoprirono nell’Elba un mercato nuovo, ricco e inesplorato.
La Svolta di Cotone
Può sembrare strano infatti ma in quegli anni all’Elba non esistevano praticamente pescatori, i più vicini vivevano a Porto Azzurro, sotto la protezione del Governo Spagnolo.
La maggior parte della popolazione infatti si dedicava esclusivamente alla faticosa pratica agricola, tanto che si dice che in buona percentuale gli elbani del medioevo non sapessero neanche nuotare.
Si dice anche che la necessità smuove l’uomo e così è stato per i marcianesi che anno dopo anno cominciarono a fiutare gli affari derivanti dalla pratica della pesca e dei commerci, trasferendosi progressivamente in quel piccolo e denso nucleo di abitazioni spartane e fondendosi con i popoli che per primi vi avevano preso la residenza.
Il “Cotone” si trasformò così in un vero e proprio paese, con tanto di piazzole, vie, edifici comuni, istituzioni locali e persino una chiesa dedicata a Santa Chiara (culto importato dai pescatori campani) che è ancora oggi la santa patrona della Marina.
A dire la verità nei secoli successivi non si ebbero grandi cambiamenti ed il Cotone rimase l’unico nucleo del paese quasi fino al 1800 quando si conclusero i lavori di bonifica della piana dove attualmente sorge l’abitato e che permisero di ampliare i confini del centro estendendolo alle campagne circostanti.
Con la scomparsa delle incursioni piratesche e dei saccheggi il processo di crescita accelerò ed in breve tempo il Cotone arrivò ad essere solo una parte marginale di un paese ben più articolato; per anni anzi venne addirittura considerato un “quartiere” di serie B, a causa dei vicoli stretti e ancora non pavimentati e della posizione scomoda.
Solo con l’avvento del turismo il borgo ha riacquistato la dignità che merita, anche grazie ai lavori di pavimentazione e riqualificazione delle strade ad opera dell’amministrazione dell’epoca.
Come Uno Scrigno Aperto
Dopo tutto questo tempo la comunità del Cotone continua ad essere incredibilmente unita e sinergica, si devono ai suoi abitanti infatti le tante e belle piante che come pietre preziose sono incastonate tra i suoi muretti, così come le decorazioni, la pulizia e l’ambiente pittoresco, quasi intimo e antico che vi si respira. Uno scrigno aperto che ci parla di storia, di sostenibilità, di comunità, di tradizioni e di progresso positivo, che ci mostra quanto arrivino in profondità le radici del nostro territorio.
E’ importante andare oltre lo stereotipo isolano-marinaio-pescatore insegnandoci quanto a volte le situazioni sappiano essere paradossali, incomprensibili, illogiche eppure “sono” o “sono state” reali e necessarie per decine di generazioni, con cui condividiamo gli stessi luoghi e panorami, ma dalle quali ci divide un mondo di cambiamenti e prese di coscienza.
Tutto questo è il Cotone, un luogo unico che appartiene alla Riserva di Biosfera Isole di Toscana; un modello (migliorabile) di come possa essere valorizzato l’ambiente naturale ed umano grazie allo sforzo di una comunità coesa e concentrata sull’esigenza di andare sempre avanti ma di farlo senza perdere di vista il valore della persona, della storia e dello splendido ambiente ricco di biodiversità che lo ospita.
Per rimanere aggiornato su questo progetto e su tutte le iniziative organizzate dalla Riserva della Biosfera Isole di Toscana iscriviti subito alla NEWSLETTER e segui i canali social: Facebook, Instagram e YouTube.