Si è svolto giovedì 3 ottobre il webinar “I siti UNESCO partner per l’educazione allo sviluppo sostenibile”, rivolto ai docenti delle scuole presenti sul territorio della Riserva della Biosfera, in occasione della Giornata Mondiale degli Insegnanti. L’evento è stato organizzato dal Parco Nazionale Arcipelago Toscano, in qualità di coordinatore della Riserva della Biosfera Isole di Toscana.
Il webinar ha visto l’intervento di Philippe Pypaert, esperto in gestione integrata dei siti UNESCO, il quale ha presentato metodi e strumenti per rafforzare il legame tra le scuole e gli insegnanti del territorio e i riconoscimenti UNESCO, in particolare le Riserve della Biosfera, che sono soggetti prioritari per l’attuazione dell’Agenda 2030 e il perseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile.
A guidare l’intervento è stata la roadmap “Education for sustainable development: a roadmap” realizzata dall’UNESCO, che illustra le sfide urgenti che il pianeta sta affrontando e le azioni necessarie per rispondere a tali sfide attraverso l’educazione, concentrandosi su cinque aree prioritarie. La roadmap sottolinea il ruolo chiave dell’educazione allo sviluppo sostenibile (ESD) per il successo del raggiungimento dei 17 SDGs e la trasformazione individuale e sociale necessaria per affrontare le sfide della sostenibilità.
La roadmap è stata seguita da importanti documenti, come la Dichiarazione di Berlino, che evidenzia l’importanza dell’educazione allo sviluppo sostenibile per tutti noi. In essa, politici, imprenditori, leader giovanili, scienziati e organizzazioni non governative provenienti da 160 Paesi hanno espresso il loro impegno a sfruttare il potere trasformativo dell’educazione per affrontare le sfide globali. Parallelamente, la “Youth demands for qualityclimate change education” evidenzia la crescente richiesta da parte delle giovani generazioni di un’educazione che trasmetta l’importanza dei cambiamenti climatici e dello sviluppo sostenibile, riconoscendo che le scuole spesso non riescono a soddisfare appieno questa richiesta.
A livello internazionale, l’UNESCO ha lanciato la Greening Education Partnership, una comunità inclusiva che si concentra sul ruolo dell’educazione nell’affrontare il cambiamento climatico, coinvolgendo governi nazionali, organizzazioni intergovernative, giovani, organizzazioni della società civile e settore privato. Attraverso questa partnership, è stato introdotto il “Green school quality standard”, che stabilisce per la prima volta uno standard di qualità per rendere più ecologiche le scuole e gli ambienti di apprendimento, delineando quattro aree fondamentali: 1) governance della scuola, 2) strutture e funzionamento, 3) insegnamento e apprendimento, 4) coinvolgimento della comunità. Questo standard mira a raggiungere l’obiettivo globale di rendere ecologiche almeno il 50% delle scuole nei Paesi entro il 2030.
Dalla partnership è nato anche il “Greening curriculum guidance: teaching and learning for climate action”, uno strumento che definisce un linguaggio comune su come integrare la qualità dei cambiamenti climatici e della sostenibilità nei programmi scolastici, stabilendo risultati di apprendimento attesi per diverse fasce d’età. Questa guida supporta i Paesi e le scuole nel rivedere le loro pratiche attuali per adottare un approccio al cambiamento climatico più orientato all’azione e scientificamente accurato.
Per offrire risposte locali, sono state presentate alcune buone pratiche raccolte dall’UNESCO nel documento “UNESCO sites as partners for Education for Sustainable Development”, che raccoglie i migliori progetti di educazione allo sviluppo sostenibile realizzati in contesti UNESCO, in particolare nelle Riserve della Biosfera. Un esempio è il progetto “Amazing Places” della Riserva della Biosfera Fundy, che connette le persone con la natura, aiutando residenti e visitatori ad apprezzare le meraviglie naturali della regione.
Un altro esempio è rappresentato dalla Riserva della Biosfera del Monte Hakusan, che ha sviluppato un nuovo approccio metodologico per implementare gli SDGs nelle aree rurali e sensibilizzare i giovani su questioni sociali, economiche e ambientali. Attraverso workshop sul campo, gli studenti hanno valutato tutti i 17 SDGs e documentato le loro attività in un manuale per replicare le esperienze in altre Riserve della Biosfera.
Infine, il progetto “Scuola&Biosfera”, realizzato dalla Regione Emilia-Romagna in collaborazione con tre Riserve della Biosfera, mira a promuovere viaggi di istruzione nei territori emiliano-romagnoli riconosciuti dal Programma MAB UNESCO. Il progetto punta a costruire un “Catalogo di esperienze” per facilitare il dialogo tra i territori e far conoscere agli studenti i valori che hanno portato al riconoscimento MAB UNESCO.
Philippe Pypaert ha concluso il suo intervento presentando le “Linee Guida per il calcolo dell’Impronta Ambientale del Servizio scolastico”, elaborate nell’ambito del progetto europeo EduFootprint, che calcola l’analisi del ciclo di vita degli edifici scolastici attraverso il contributo e il lavoro degli studenti.
Le scuole della Riserva di Biosfera Isole di Toscana hanno l’opportunità di rafforzare il legame con i siti UNESCO e integrare l’educazione allo sviluppo sostenibile (ESD) nei loro programmi didattici, contribuendo al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030
È fondamentale abbracciare l’approccio educativo proposto dalla roadmap dell’UNESCO, che sottolinea l’importanza dell’educazione per affrontare le sfide globali legate al cambiamento climatico e alla sostenibilità. Le scuole sono incoraggiate a esplorare buone pratiche internazionali, come il progetto “Amazing Places”, e a considerare l’adozione di standard ecologici per il loro ambiente di apprendimento. Inoltre, la collaborazione tra le scuole e la comunità locale può favorire esperienze di apprendimento pratico, stimolando la consapevolezza e l’impegno degli studenti verso la sostenibilità. È un’opportunità per formare le nuove generazioni come custodi del patrimonio naturale e culturale delle nostre isole. Insieme, possiamo contribuire a un futuro più sostenibile per il nostro territorio.