La Fortezza del Volterraio all’isola d’Elba si trova arroccata sulla cima di un aspro monte e ricorda i classici castelli dei film cavallereschi suscitando la fantasia di grandi e piccini: è la più antica fortificazione dell’Isola che dall’alto dei suoi 395 metri domina il Golfo di Portoferraio. Non si può non vederla all’arrivo al porto, se si guarda dalla parte sinistra del traghetto.
La storia
L’origine del nome è incerta: potrebbe derivare dall’etrusco Vultur (avvoltoio o altura) o dal fatto che l’architetto Vanni di Gherardo Rau, che ne curò la ricostruzione nel XIII secolo, provenisse da Volterra.
La Fortezza è stata nei secoli un importante punto di avvistamento, controllo e difesa del territorio contro le incursioni nemiche: nei suoi pressi sono state infatti ritrovate tracce di attività umane dall’epoca preistorica, passando dagli Etruschi e dal Rinascimento (conservate nel Museo Civico Archeologico del Distretto Minerario di Rio) fino al 1790, anno in cui è stata sciolta l’ultima guarnigione di presidio.
Il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano ha acquistato l’intera area nel 1999 e dal 2013 ha iniziato i lavori di restauro e consolidamento della Fortezza del Volterraio che si sono conclusi nel 2016 permettendo così ai turisti di poterla visitare ed ammirare il panorama dalle sue terrazze.
L’accesso all’interno del castello per motivi di sicurezza è infatti riservato solo ai gruppi accompagnati dalle Guide del Parco Nazionale, previa prenotazione, negli orari stabiliti e nel rispetto dell’ambiente e della struttura.
L’ escursione guidata alla Fortezza del Volterraio
Nell’ambito del progetto Young Reporter, io, Tiziano Furgeri ho avuto l’opportunità di partecipare a una visita guidata organizzata dal Parco con Antonello Marchese, storica Guida del Parco Nazionale Arcipelago Toscano, oltre che appassionato scrittore di diversi libri sull’Isola d’Elba, e fotografo naturalista di fauna e flora delle Isole dell’Arcipelago Toscano.
Per giungere alla fortezza bisogna fare una passeggiata di 150/200 metri di dislivello, abbastanza ripida ma resa agevole dagli scalini predisposti a seguito del restauro del percorso.
Come ci racconta l’esperto Antonello, stiamo “camminando” su di un fondale marino di milioni di anni fa, composto per lo più dalla fossilizzazione di Radiolari, antichi piccoli organismi con guscio simili a lumache.
L’ esperienza risulta infatti veramente immersiva, non sott’acqua certamente ma con i sensi sopraffatti dai profumi e dai colori della caratteristica macchia mediterranea che ci accompagna nel percorso fino ad un olivo secolare, testimone silente del passato, ultimo baluardo sempre rimasto di guardia alla fortezza.
Fauna e Flora: Unicità e Valore Inestimabile
Lungo i versanti del monte infatti oltre alla classica vegetazione mediterranea (rosmarino, lavanda, mentuccia ed elicriso) troviamo anche alcune piante che crescono solamente all’interno della Riserva di Biosfera Isole di Toscana: la Ginestra Desoleana, o Prunella ed il Fiordaliso del Volterraio (e per questi motivi DEVONO ESSERE RISPETTATE).
Il sentiero che porta alla vetta è spesso accompagnato dai belati delle caprette selvatiche che popolano le vallate circostanti dell’Ottone e dell’Acquariese.
Talvolta, se si è fortunati ci si può sentire osservati dal Gheppio e dal Passero Solitario che volano nelle vicinanze e si riposano sulle mura del forte.
Zona di Rilevanza Storica-Archeologica e Restauro
Il percorso ci conduce prima alla Chiesetta di San Leonardo che domina sul Golfo di Portoferraio e qualche metro più in su fino all’ingresso della fortezza, a cui si accede attraverso una stretta scalinata (questi edifici sono normalmente chiusi e visitabili all’interno solo accompagnati dalle Guide Parco per ragioni di rispetto e sicurezza).
L’interno della Fortezza è stato totalmente restaurato, riportando alla luce la pavimentazione originaria e la suddivisione degli ambienti, prima ricoperti da cumuli di terra.
L’esperienza è poi conclusa con la salita sulla torre più alta del castello con l’affaccio sulla terrazza che regala una visione ed un’esperienza mozzafiato.
Dalla cima del monte Volterraio infatti si gode di una vista speciale e privilegiata su quasi tutta la Riserva della Biosfera delle Isole di Toscana (Isola d’Elba, Gorgona, Capraia, Pianosa e Montecristo), su buona parte della costa continentale, da Piombino a Livorno e nelle giornate limpide si scorgono anche gli Appenini Liguri.
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