Si è svolto dal 16 al 19 ottobre, nella Riserva della Biosfera Appennino Tosco-Emiliano, il V Meeting Nazionale delle Riserve della Biosfera italiane, che nel 2021 ha visto la sua III edizione ospitata dalle Isole di Toscana a Portoferraio.
Questo incontro riunisce i rappresentanti dei 21 Siti riconosciuti dal Programma Man and the Biosphere dell’UNESCO in Italia con l’obiettivo di stimolare il confronto, scambiare esperienze, condividere buone pratiche e definire obiettivi comuni.
L’avvio del meeting
Ad anticipare i lavori del meeting, mercoledì 16 ottobre, il convegno “Antropocene: nuovi equilibri tra umanità e biosfera”, tenutosi presso il Centro Internazionale Loris Malaguzzi. Qui il meteorologo Luca Mercalli, protagonista dell’evento, ha offerto molte riflessioni sul complesso rapporto tra le comunità e i territori che le Riserve della Biosfera cercano di coltivare attraverso la promozione di approcci sostenibili e responsabili.
I lavori sono iniziati ufficialmente nella mattinata di giovedì 17 ottobre, con numerosi interventi di apertura, moderati da Cristiano Meoni, Direttore Gazzetta di Reggio. Tra i relatori, Marco Massari, Sindaco di Reggio Emilia e Fausto Giovannelli, Presidente del Parco Nazionale Appennino tosco-emiliano, hanno introdotto i numerosi ospiti della giornata. Tra questi: Barbara Lori, Assessora della Regione Emilia-Romagna, Carla Rinaldi della Fondazione Reggio Children, Giulio del Federico, Primo Segretario Rappresentanza Permanente d’Italia presso l’UNESCO, Francesca Bampa, Ufficio Regionale UNESCO per la Scienza e la Cultura in Europa e Antonio Maturani, Direttore Generale Direzione generale per il patrimonio naturalistico PNA del MASE.
I tavoli di lavoro
Giovedì 17 ottobre è stata la giornata del confronto e delle buone pratiche con tre tavoli di lavoro dedicati ad altrettanti temi prioritari per le Riserve della Biosfera: Piani d’azione, governance e strategie di comunicazione. I tavoli di lavoro hanno offerto ai soggetti coordinatori dei ventuno siti l’occasione di condividere buone pratiche, per affrontare difficoltà specifiche, ma spesso comuni, con l’obiettivo di far emergere proposte innovative e stimoli per il miglioramento dell’intera rete delle Riserve della Biosfera.
In tutti e tre i tavoli di lavoro la Riserva della Biosfera Isole di Toscana ha potuto portare il proprio contributo, forte delle attività sviluppate negli scorsi anni.
Il Piano d’Azione che la Riserva della Biosfera Isole di Toscana ha redatto nel 2021 è lo strumento che regola e racconta quello che il territorio sta realizzando per rispondere alle tre funzioni (Conservazione, Sviluppo e Logistica) demandate alle Riserve della Biosfera. Questo Piano è anche lo strumento che permette al riconoscimento di vivere ed essere (ri)conosciuto sul territorio, grazie alla sua banca progetti che viene periodicamente aggiornata.
Sulla Governance, le Isole di Toscana, hanno intensamente lavorato per dotarsi di un organo rappresentativo del contesto socio-economico e culturale del territorio, in grado di garantire la più ampia partecipazione possibile sulle diverse tematiche. Buona pratica che stanno adottando anche altri territori riconosciuti in Italia perché flessibile e adattabile ai diversi contesti ed esigenze locali.
Infine, sulla Comunicazione, la Riserva della Biosfera si è posta l’attenzione nel separare le attività svolte come Parco Nazionale da quelle del riconoscimento UNESCO anche grazie all’adozione di un Piano di Comunicazione dedicato, con strumenti appositamente creati (sito web e social, newsletter dedicata,…) e avviando anche progetti specifici come Young Reporter.
Le opportunità della collaborazione
La “collaborazione” è stato scelto come tema al centro della giornata di venerdì mattina dove sono stati presentati alcuni importanti progetti di rete sviluppati da alcune Riserve della Biosfera.
Le Riserve della Biosfera dell’Emilia-Romagna (Appennino Tosco-Emiliano, Po Grande e Delta Po), con il coordinamento dalla Regione, hanno posto l’attenzione su due temi specifici per il riconoscimento, sviluppando due progetti dedicati. Il primo, Scuola&Biosfera, dedicato all’educazione allo sviluppo sostenibile, realizzando un catalogo che raccoglie esperienze dai tre territori e favorendo lo scambio di visite di istruzione tra territori riconosciuti. Il secondo, Donne&Biosfera, il cui obiettivo è favorire la parità di genere all’interno delle Riserve della Biosfera.
La collaborazione è anche alla base del Protocollo d’Intesa tra le 5 Riserve della Biosfera sul fiume Po (Monviso, Collina Po, Ticino Val Grande Verbano, Po Grande e Delta Po), nato nella primavera 2024 con l’obiettivo di costruire una maggior sinergia di strategie ed obiettivi attorno al grande fiume.
Le tavole rotonde
Il meeting si è concluso con alcuni panel dedicati alla parità di genere, il protagonismo giovanile e la valorizzazione delle tradizioni locali, temi su cui le Riserve della Biosfera italiane stanno investendo per sviluppare progetti e iniziative che coinvolgano direttamente la propria comunità.
Sul tema delle tradizioni locali il Direttore Maurizio Burlando ha presentato l’agricoltura eroica, ossia quella tipologia di agricoltura che si svolge in condizioni estreme, rispetto a quelle tradizionali, come avviene sull’Arcipelago Toscano.
Il meeting ha rappresentato un importante momento di confronto e di vivace collaborazione tra le Riserve della Biosfera italiane attivando nuove energie e rafforzando le relazioni per un sempre più convinto impegno della Riserva della Biosfera Isole di Toscana nei confronti dei valori e degli obiettivi del Programma MAB UNESCO.