Pubblichiamo un contributo di Leonardo Forbicioni liberamente tratto da un articolo pubblicato sul Bollettino dell’Associazione Romana di Entomologia sull’esperienza delle “School in Entomology” nella Riserva della Biosfera Isola di Toscana. Una esperienza virtuosa che combina l’applicazione pratica delle scienze naturali e l’educazione per salvaguardare gli ecosistemi naturali.
COME TI ERUDISCO L’ENTOMOLOGO*
In un borgo minacciato dallo spopolamento, la scuola è l’ultimo presidio. Ed è purtroppo nozione comune che la tassonomia, in particolare quella entomologica, è un borgo in via di spopolamento, ne riproduce le principali caratteristiche: invecchiamento degli specialisti, migrazione altrove delle possibili nuove leve al seguito delle risorse finanziarie. Se è vero che la rigenerazione della tassonomia classica passa per un’alleanza con le tecniche di indagine molecolare, in posizione non ancillare e magari temperandone la tendenza a una certa hybris, è altrettanto vero che essa resta al suo posto nella cassetta degli attrezzi delle scienze naturali. Con quei suoi binomi latini che, lungi dall’essere mere etichette, restano il solo lessico possibile per parlare di biodiversità, faunistica, ecologia, zoogeografia, protezione della natura. Sarà dunque necessario che una nuova generazione di sistematici ne apprenda le regole.
Vexata quaestio: come insegnarla.
Nelle aule universitarie e nei libri, spesso non trovano spazio le “malizie” di una disciplina che conserva quote consistenti di sapienza artigianale. La formula adottata dalla School in Entomology all’Isola d’Elba, che ha visto come contributori e organizzatori il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, la World Biodiversity Association onlus, il Nuovo Gruppo Entomologico Toscano, Successione Ecologica e, come patrocinanti, la Società Entomologica Italiana e l’Associazione Romana di Entomologia, è apparentemente semplice: un’immersione completa nelle pratiche di campo e di laboratorio per 12 studenti universitari, assegnisti e dottorandi seguiti da 5 entomologi esperti e specializzati in un ampio ventaglio di ordini di insetti: Antonio Belcari (Ditteri), Gianfranco Curletti (Coleotteri Buprestidi), Leonardo Forbicioni (Coleotteri Curculionoidei), Agostino Letardi (Neurotteridi e Mecotteri), Maurizio Mei (Imenotteri Apoidei).
Alla Spring School 2023, svoltasi dal 22 al 25 aprile, sono stati ammessi infine 8 ragazzi e 4 ragazze, selezionati per curricula, campi di interesse e motivazioni alla partecipazione. Tutti gli aspiranti dovevano essere laureati, laureandi o iscritti ad un corso di studi in Biologia, Scienze Naturali, Scienze Agrarie.
22 aprile 2023 – Durante la prima giornata, a una colazione di benvenuto è seguita la consegna dello “starter kit” agli allievi, con il materiale entomologico “di consumo” per le attività da svolgere nei giorni successivi e l’attrezzatura di base per iniziare a campionare e preparare in autonomia. Subito dopo, nella saletta conferenze del Forte Inglese, il primo contatto con i docenti e con gli strumenti di lavoro ai tavoli. Nel pomeriggio la prima escursione nella vicina località Buraccio. Si tratta di una piccola valle orientata in direzione NE-SW, costituita prevalentemente da prati stabili, oliveti e vigneti abbandonati, attraversata per tutta la sua estensione da un fosso che si allarga in alcune pozze utilizzate per l’abbeveraggio per bestiame, forse le ultime rimaste sull’isola, che permangono anche durante la stagione estiva nelle annate non particolarmente aride.
23 aprile 2023 – Gli studenti hanno trascorso l’intera seconda giornata lungo i sentieri dell’isola di Pianosa, tra osservazioni, apprendimento delle principali tecniche di raccolta, esperienza pratica nell’uso degli strumenti entomologici basilari come retini da sfalcio, ombrello entomologico, aspiratore e cenni sui metodi di monitoraggio come l’impiego delle trappole cromatotropiche. Hanno potuto inoltre vivere con esperienza diretta la fragilità degli ecosistemi insulari, evidente in un territorio così limitato come quello di Pianosa, oltreché con le difficoltà di campionamento che si incontrano sulle piccole isole, povere di fauna. Tra le molte specie interessanti incontrate, alcune sono risultate nuove per l’isola e per l’intero Arcipelago Toscano. Ritrovamenti che hanno inorgoglito non poco gli allievi.
24 aprile 2023 – Nella terza giornata i ragazzi hanno percorso uno dei sentieri più interessanti dell’Elba dal punto di vista naturalistico ed entomologico, quello che si sviluppa tra Piana al Canale e il Monte Perone. Il tracciato, completamente esposto a sud per tutta la sua lunghezza, si snoda lungo il versante meridionale del Monte Perone, inizialmente in una pineta per poi immergersi nella macchia mediterranea dove attraversa alcuni ruscelli. Qui gli studenti hanno applicato le tecniche di campionamento apprese il giorno precedente, raccogliendo interessanti specie di coleotteri xilofagi, imenotteri e lepidotteri (Morimus asper, Chalcophora massiliensis, varie specie di Osmia e Anthophora, ecc.). Hanno inoltre fatto conoscenza con uno dei tanti “convitati di pietra” che a volte costringono gli entomologi a interrompere le ricerche sul campo, esperienza altamente istruttiva sebbene altrettanto frustrante. In questo caso un fortissimo vento di ponente, che ha costretto la brigata a tornare in laboratorio. Qui i partecipanti si sono dedicati alle attività pratiche di smistamento, preparazione, conservazione e determinazione degli esemplari raccolti, sia utilizzando la bibliografia che mediante confronto con gli esemplari conservati nella collezione del NatLab.
25 aprile 2023 – La mattinata dell’ultimo giorno è stata consacrata alle attività di laboratorio, con i ragazzi ripartiti su quattro tavoli di lavoro e seguiti dagli specialisti. Alle 12:00 circa, sono state dichiarate concluse tutte le attività. Con una breve e informale “cerimonia”, agli allievi sono stati consegnati due attestati di partecipazione, in italiano e in inglese, ed è stata donata loro una copia del Quaderno del Parco dedicato a “Cavallette e Grilli dell’Arcipelago Toscano”.
Alcune delle specie rinvenute durante i quattro giorni sono ancora in corso studio e parte dei dati (quelli corredati da foto), saranno verosimilmente inseriti sulla piattaforma iNaturalist, per renderli utilizzabili a tutti i ricercatori. Nelle intenzioni degli organizzatori c’è anche la compilazione di un elenco finale dei taxa raccolti, che comprenda gli esiti della Summer School 2022, svoltasi nel settembre di quell’anno, unitamente a quelli della Spring School 2023.
Anche per questa edizione primaverile è stato chiesto a studenti e docenti di compilare un questionario anonimo, per meglio comprendere il livello di gradimento dell’esperienza ed evidenziarne i punti di forza e di debolezza. Ma già durante i 4 giorni di scuola e nelle ore immediatamente successive, raccogliendo direttamente le impressioni dei partecipanti in entrambi i ruoli, entusiasmo e apprezzamento hanno confermato quanto era già emerso nella scorsa edizione settembrina: l’informalità del rapporto che si instaura tra esperto ed allievo, accomunati dalla passione per la ricerca entomologica sul campo pur nella disparità del livello di competenza, produce una trasmissione di conoscenze non “verticale” ma “orizzontale”, con tutta evidenza più efficace. Lo scambio continuo sia in campagna che in laboratorio, intervallato da momenti conviviali, rende la “School in Entomology” dell’Arcipelago Toscano un’esperienza estremamente gradita e altamente formativa per gli allievi.
La scuola così concepita è un percorso pedagogico mirato sui giovani studenti interessati allo studio tassonomico e morfologico degli insetti (e degli artropodi in generale), auspicando che divengano i futuri tassonomi, ricevendo e facendo tesoro delle conoscenze affinate in anni di ricerche dagli entomologi già affermati.
La speranza è quella di riuscire a rendere la “School in Entomology” dell’Arcipelago Toscano un appuntamento annuale di richiamo a livello nazionale, un punto di riferimento formativo per i giovani ricercatori.
Foto 1 – Gianna Innocenti utilizza il retino da sfalcio per campionare insetti fitofagi nei prati antistanti il NatLab.
Foto 2 – Maurizio Mei (al centro) ispeziona un tronco morto di Pino d’Aleppo sull’Isola di Pianosa
Foto 3 – In senso orario: Gianfranco Curletti, Mattia Secolo (Torino), Eugenio Galastri (Milano), Federico Rosso (Torino), Laura Besana (Milano), al lavoro nel NatLab.
Foto 4 in testata – Da sinistra, in alto: Gianfranco Curletti, Eugenio Galastri, Emanuele Crepet, Federico Rosso, Francesco Bertelli, Arianna Longarini, Maurizio Mei, Mattia Secolo, Antonio Belcari, Emiliano Franci, Matteo Profeti. Da sinistra, in basso: Beatrice Colombo, Laura Besana, Leonardo Forbicioni, Filippo Foti, Malayka Picchi, Maria Chiara Battistelli, Gianna Innocenti, Andrea Beltramini. In prima fila, semisdraiato, Federico Marangoni.
* Forbicioni L. 2024, Come ti erudisco l’entomologo. Bollettino dell’Associazione Romana di Entomologia, Nuova Serie 4 (1-4) (2022): 65-70