L’isola di Capraia è l’unica isola dell’Arcipelago toscano ad avere origini vulcaniche. Lo si sente nell’energia che pervade appena sbarcati sullo “Scoglio”, come lo chiamano i capraiesi, e che si possono ammirare nella suggestiva Cala rossa, la punta sud dell’isola. Una cala dai colori forti – rosso fuoco, blu scuro, bianco, azzurro – sovrastata dalla Torre dello Zenòbito.
Di Viola Viteritti
Costruita dal Banco di San Giorgio di Genova nel 1545 per sorvegliare e difendere l’isola dai frequenti attacchi dei pirati saraceni (i pirati del Rais Dragut), lo Zenòbito è una torre in pietra lavica, a pianta tonda e a tre piani. Non visitabile all’interno, si può ammirare sia dal mare che come coronamento del cammino verso Punta dello Zenòbito, un percorso di circa 3 ore e mezzo nella macchia, sugli antichi sentieri dell’isola (facendo ben attenzione a non proseguire oltre dove indicato).
La torre, nera, si erge su uno sperone di roccia bianca, residuo dell’antico cratere del vulcano, le cui fuoriuscite si sono solidificate e ossidate. È ciò che per prima cosa vediamo, facendo il giro dell’isola. Un punto in particolare, cui si arriva ben prima di approdare a Cala rossa partendo dal Porto, mostra la fusione fra la dorsale rocciosa e l’inizio delle colate laviche, gli strati di cui l’isola è formata: è “La ferita”, e trae in inganno. Cala rossa ci attende poco oltre, nascosta, un’ampia insenatura sorvegliata dalla sua torre.
Ed eccola: un’alta parete, una falesia rosso fuoco a picco sul mare. È ciò che resta del vulcano, crollato oltre 4 milioni di anni fa.
Anche “Lo Stagnone”, – uno specchio di acqua piovana, nell’entroterra dell’Isola- è stato in passato considerato un cratere dell’antico vulcano, ma recenti studi sembrano smentire questa ipotesi. Nei periodi invernali, soprattutto dopo grandi piogge, è possibile ammirarlo con la sua vegetazione acquatica, ricca di biodiversità e classificata come zona umida: Habitat di interesse prioritario.
Cala rossa è considerata una delle cale più uniche, suggestive e belle del Mediterraneo. E in pochi la conoscono.
È il simbolo della natura selvaggia e incontaminata, suggestiva, dell’isola di Capraia.
Foto e video: Fabio Guidi per Visit Capraia